Chi sono?
Ciao, sono Marco. A 25 anni ho lasciato il lavoro per viaggiare a tempo pieno e bla bla bla! Ma no, via, mica sono tutti così la fuori. C’è anche gente normale, che ha un lavoro normale ma che, nonostante tutto, appena può parte e si dedica alla sua grande passione: i viaggi!
Quindi ricominciamo. Sono Marco, classe ’75, veneto nel DNA e Fiorentino di adozione, lavoro nell’informatica, ho una compagna e un bimbo meraviglioso a cui vorrei trasmettere la passione per i viaggi. Passione che, nel mio caso, covo fin da molto giovane ma che sono riuscito a coltivare davvero solo verso la trentina: da quel momento, ogni volta che posso, mi prendo un mese di tempo per esplorare un Paese remoto.
In questo blog parlerò dei miei viaggi, delle città che ho visitato, delle spiagge meravigliose in cui mi sono tuffato, delle culture che ho conosciuto… il tutto condito da qualche consiglio pratico.
La mia passione: i viaggi
Praticamente a chiunque piace viaggiare, di questo ne sono convinto, ma è anche vero che ognuno lo fa a modo suo. Moltissimi miei amici per esempio prediligono andare in un albergo o residence di lusso a farsi coccolare e viziare dai veri servizi che propongono. Altri preferiscono raggiungere una bella spiaggia in un’isola tranquilla e oziare per un paio di settimane per ricaricarsi. Beh, per me quelle sono vacanze, non viaggi. E non c’entra niente che per raggiungere la meta si sei fatto 10 ore di volo.
Il viaggio per me è un’altra cosa. È avventura, è scoperta, è conoscenza, è sorpresa, è improvvisazione, è adattamento.
Rilassante? per nulla! Però mi fa sentire vivo!
I miei amici tornano dalle vacanze riposati. Io torno stanco morto il più delle volte, ma rinato, pieno di emozioni, energia, stimoli.
Il viaggio per me è scegliere un Paese da visitare, informarsi e farsi un itinerario di massima, trovare un volo (economico possibilmente, e su questo sono abbastanza bravo) e partire per un mese (eh già, anch’io ho un lavoro che mi aspetta al ritorno). Nessuna prenotazione. Solo un’idea del giro e delle tappe che mi piacerebbe fare, ma senza una schedulazione precisa. Questo fa si che ci sono mille contrattempi, si perde tempo nel trovare un modo per andare da un posto ad un’altro (non essendomelo studiato a priori), si perde tempo a cercare un alloggio in ogni tappa… ma alla fine tutto questo fa parte del viaggio. Ti permette di entrare più in contatto con le persone del posto e con altri viaggiatori che incontri e che sono ben lieti di darti consigli e avvertimenti. Questo è il viaggio. Lo snorkeling nella bella spiaggia, quel fantastico trekking nella foresta, la visita a quel sontuoso palazzo… sono solo la ciliegina sulla torta. Il viaggio vero è proprio è tutto il resto.
Per farvi capire lo spirito: fino a qualche anno fa lasciavo il cellulare a casa! Non volevo avere le comodità quotidiane perchè mi avrebbero distratto durante il mio girovagare. Avrei potuto prenotare un stanza con booking, ma mi sarei perso la possibilità di visitare 4 o 5 strutture prima di decidere dove fermarmi e trattare ogni volta con i gestori. Avrei potuto chiamare casa o mandare email o messaggi senza dover andare in quell’internet cafè dove ho conosciuto un altro viaggiatore che mi ha dato un paio di dritte fantastiche. Avrei potuto usare il GPS per non perdermi in quella grande città, anzichè scoprire per sbaglio angoli meno conosciuti ma assolutamente affascinanti. Insomma, avete capito il punto immagino.
(se vi state chiedendo perchè “fino a qualche anno fa”, sappiate che è sempre colpa delle donne 😉 la mia attuale compagna ha un senso dell’avventura leggermente diverso dal mio)
Non solo lunghi viaggi
Purtroppo o per fortuna, la vita ci chiama comunque ad una serie di compromessi, uno dei quali si chiama “lavoro”. E no, non mi posso prendere un mese di ferie ogni volta che vorrei (circa 12 volte all’anno!), per cui molte volte mi godo un weekend fuori porta, la visita di una bella città, una settimana di relax su una bella spiaggia (questo lo faccio controvoglia, lo ammetto… io dopo 3 giorni nello stesso posto inizio ad essere insofferente!), una settimana bianca, e cose di questo genere.
I posti che mi attirano di più sono i luoghi remoti, isolati, poco conosciuti dal turismo (o magari visitati in periodi di bassa stagione). Ma la verità è che mi basta andare da qualche parte per essere comunque felice. Quindi ben venga un weekend lungo a Londra, una settimana a girellare per New York, o un paio di giorni alla scoperta di qualche zona della nostra bella Italia.
Perchè questo blog
Principalmente lo scopo di questo blog è ricordare. Rileggendolo, potrò ricordare luoghi, persone, aneddoti che mi sono capitati anche molti anni prima. Ma sopratutto è scrivendolo che mi verranno in mente tutte queste cose, riaffioreranno le emozioni, i volti delle persone che ho incontrato, i profumi dei cibi assaggiati. Riassaporare quei momenti scrivendo di essi è il motivo personale che mi spinge a realizzare questo blog.
L’altro è la condivisione. Il raccontare un modo di viaggiare che non è nè la classica vacanza al villaggio turistico, nè il viaggio stile “mollo tutto e giro il mondo per 3 anni”. Il mio è un modo di viaggiare alla portata di tutti, basta averne voglia. Chi in passato mi diceva che bisogna avere tanti soldi per viaggiare così, si è dovuto ricredere. Nel mio primo viaggio in Thailandia ho spero circa 1200-1400 euro per starci un mese, compresi i voli e il brevetto da sub. Lo stesso che chi mi criticava ha speso per stare 10gg in vacanza a Jesolo o in Versilia. Vorrei quindi portare la mia testimonianza di ciò che per me è il viaggio, raccontando a chi vorrà leggere, di paesi e culture lontane, ma anche di più normali vacanze in giro per l’europa e per l’Italia stessa.
Questo blog nasce dopo anni di indecisione. La prima volta che ho pensato di fare un blog sui miei viaggi sarà stato 10 anni fa, ma forse anche di più. E poi? Beh, la pigrizia, il fatto di non sapere bene quanto tempo mi avrebbe preso, il come farlo esattamente. Ma diciamolo: la pigrizia è stato il fattore principale. Ora basta però. non voglio più rimandare!



